Banditi e milizie
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Rimandiamo a questo noto testo dello storico inglese Eric Hobsbawm per una trattazione del tema del banditismo sociale nell'età moderna (qui nell'edizione Einaudi del 2002, riveduta e ampliata rispetto all'originale apparso in Italia nel 1969). Studio assolutamente imprescindibile per chi si avvicina alla questione dei banditi. Ne riproduciamo l'indice: Prefazione. ― Ritratto di un bandito. ― I. Banditi, stati e potere. ― II. Che cos'è il banditismo sociale? ― III. Chi diventa bandito? ― IV. Il ladro gentiluomo. ― V. I giustizieri. ― VI. Gli aiduchi. ― VII. Economia e politica del banditismo. ― VIII. Banditi e rivoluzione. ― IX. I requisitori. ― X. Il bandito come simbolo. ― Appendice A: Donne e banditi. ― Appendice B: La tradizione dei banditi. ― Poscritto. ― Letture alternative.
Riportiamo l'introduzione di Corrado Mornese al libro Banditi e ribelli dimenticati ⇓ poiché è interessante l'inquadramento che fa sulle varie forme di banditismo; il testo si conclude con:
All'interno del libro esiste un capitolo dedicato al Gianavello tratto dal libro ⇒ di Bruna Peyrot del 2001.
I banditi e ribelli dimenticati hanno molte cose da dirci, molte cose da farci scoprire ancora⇓.
All'interno del libro esiste un capitolo dedicato al Gianavello tratto dal libro ⇒ di Bruna Peyrot del 2001.
Martino Laurenti affronta in questo articolo ⇓ il fenomeno del banditismo diffuso nelle valli valdesi nel corso del '600, come affiora dalle fonti coeve del Gilles e del Léger (il soulevemente des bannis in Val Luserna del 1603, il bandito Laurens in Val Chisone nel 1624), per arrivare al "banditismo politico" di Gianavello e di Jahier, nel senso che
le loro azioni seguivano una precisa strategia non solo militare ma anche politica e religiosa⇓.
L'Opuscolo del XVII febbraio 1947 ⇓ è dedicato da Augusto Armand Hugon all'analisi delle Milizie Valdesi a partire dalla Guerra della Lega d'Austria passando per la Guerra di Successione Spagnola e quella Polacca, fino alla Guerra di Successione d'Austria e alla Battaglia dell'Assietta del 1747 (in quell'anno, non a caso, se ne ricorda il duecentenario).
© Società di Studi Valdesi (pubblicato su questo sito per gentile concessione)
© Società di Studi Valdesi (pubblicato su questo sito per gentile concessione)
Questo interessante articolo di Eugenio Garoglio (I valdesi in armi, da banditi religionari a miliziani del Re di Sardegna ⇓) si sofferma in particolare sulla figura e sull'azione di Gianavello, sul periodo della cacciata dei valdesi dalle Valli nel 1686 e sull'impresa del Rimpatrio fino alla Guerra della Lega d'Austria, la Guerra di Successione Spagnola e la Guerra di Successione Polacca, descrivendo il passaggio dei Valdesi da ribelli a soldati a servizio del Re di Sardegna.