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Tipo: Articolo
Sezione: 12 - Base/Materiali/AltriBanditiDelSeicento
Numero: 120004
Nome: JeanLegerIsaiaFinaEGliAltriBanditiDel16551663

Fili del discorso:

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Jean Léger, Isaia Fina e gli altri banditi del 1655-1663

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Foto di scena del film del 1924 Fedeli per secoli
Isaia Fina è un personaggio straordinario, ma poco conosciuto e piuttosto maltrattato dalla storiografia valdese. Diventa bandito nel 1658, prima di Gianavello. A lui è dedicato l'Ordine del 31 dicembre 1658 . È il secondo citato nell'elenco dei banditi del 25 giugno 1663 , subito dopo Léger e prima di Gianavello, anche se la sua punizione non contempla almeno l'espositione della Testa in luogo eminente . Fina è bandito e condannato a morte per gli omicidj da lui commessi del Podestà della medema [sic] Valle, Baldessare Ugonino Martina, nell'esercizio della sua carica, e di uno de' soldati di giustizia della provincia di Pinerolo, nella funzione del suo ufficio . Muore, secondo le Conferences faictes a Turin del 1663, durante la Guerra dei banditi nell'attacco al forte Santa Maria di Torre Pellice, nell'11 maggio 1663. Anche suo fratello, Giovanni Fina Della Torre compare nell'elenco dei 44 banditi del 25 giugno 1663 .
Alleghiamo altre testimonianze tratte dalle Conferences faictes a Turin del 1663 che riguardano Isaia Fina, dalle quali emerge con chiarezza lo stretto rapporto che aveva col Gianavello.
Aggiungiamo ancora la trascrizione dell'Ordine del 31 dicembre 1658 proposto in originale, ma di difficile lettura.


Ritratto di Jean Léger
Jean Léger è il pastore di S. Giovanni e Moderatore delle Valli e l'autore dell'Histoire générale des Églises evangéliques des vallées de Piémont ou vaudoises . Viene bandito il 3 maggio 1655 (nella Notta de' Particolari Banditi del Cattalogo Maggiore è infatti il primo della lista: «Giovanni Legiero figliu. Di Giacomo di Faetto Ducat. Effettivi 600»). Graziato con la Patente del 18 agosto 1655, viene accusato e condannato il 12 gennaio 1662 ad essere «publicamente appiccato per la gola, s'in che l'anima si separasse del corpo, tutti suoi beni confiscati» per aver trasgredito la proibizione di esercitare Catechismo, Istruzioni, Scuole e Prediche a S. Giovanni.
Accusato poi di Lesa Maestà con prima citazione a Torino il 2 Settembre 1661, in seconda citazione il 21 ottobre, e in terza citazione il 7 dicembre 1661 ; viene condannato al bando perpetuo dagli Stati di S.A.R., confisca dei beni, e «venendo nelle forze della giustitia ad esser pubblicamente strangolato, talmente che l'anima si separi dal corpo, indi il suo cadavere appiccato per un piede alla potenza, lasciandolo à quella appeso per hore ventiquattro, quali passate mandano doversi separare la testa dal busto, e quella esporsi nel luogo di S. Giovanni Valle di Luserna, sopra l'infrascritta colonna infame, precedente emenda honoraria da farsi per detto Legero al cospetto dell'Eccellentissimo Senato di Piemonte, alla forma che sarà dal Relatore prescritta, ferma sempre rimanendo la sudetta confisca de' suoi beni. Mandando parimenti quello descritti sopra il Catalogo de' famosi Banditi, & la sua casa d'habitatione nel detto luogo di San Giovanni demolirsi con prohibitione perpetua à chi si sia d'edificare all'avvenire nel sito d'essa, alla pena di scudi mille d'oro, nel qual sito, seguito detta demolizione, mandano eriggersi una colonna con inscrittione infame, continente li suoi misfatti, e la prohibitione predetta».


Copertina del libro Glanures d'histoire vaudoise
La figura di Magna Giana, ostessa di Villar, è diventata leggendaria nelle Valli Valdesi. Originaria del Charmis (uno dei principali covi di Gianavello), nella sua osteria erano ospitati spesso i banditi. Riportiamo qui le notizie raccolte da Jean Jalla su Magna Giana in una delle sue Glanures d'histoire vaudoise , apparse su L'Écho des Vallées, e una raccolta di testimonianze del 1663 tratte dalle Conferences faictes a Turin (la prima e la seconda ) in cui compare.


Pezzo di un'illustrazione del libro Il ponte di Salbertrand ⁃ Il ritorno dei valdesi in Italia
Un bandito che emerge con un profilo particolare è Jean Gras o Giovanni Grasso di Bobbio Pellice. È il bandito presentato come il più crudele, il boia per conto di Gianavello, l'esecutore dei crimini più efferati (son compère Jean Gros Sbire e Boreau ). La sua storia la troviamo citata ne Le Grand Barbe del 1666 ed è legata in particolare a come è cominciata la sua carriera criminale con l'assassinio di Paul Cibaut a Bobbio, al suo arresto e alla sua fuga, voluta da Gianavello e all'uccisione di David Garnier, che aveva denunciato le malversazioni nella gestione delle elemosine arrivate dai paesi protestanti.
La vicenda dell'assassinio del Garnier o Garnero, è riportata nella Terza citazione del Léger del 7 dicembre 1661. Assente dal Bando del 1655 (ma c'è uno Stefano Grasso di Bobbio), Giovanni Grasso compare nell'Ordine di S.A.R. contro i banditi delle Valli del 25 gennaio 1661 (vanno in isquadriglia armati, e particolarmente li Giosuè Gianavello, Isaia Fina, Filippo Costaforte, Gioanni Grasso, Bartolommeo Bellino, Gioanni e Marco fratelli Vachieri, ossia Imberti ).
Il 25 giugno 1663 Giovanni Grasso di Bobbio è condannato al bando, confisca, tenaglie, morte e quarti.
Alleghiamo anche il documento di una spia che lo segnala alle 4 di notte del 19 febbraio 1664, all'indomani degli accordi di Torino che mettono fine alla Guerra dei banditi, mentre lascia definitivamente le valli con Giosuè Gianavello, perché come lui non rientrava nell'amnistia.


Prima pagina del bando del 23 maggio 1655
Questo è il Bando del 23 maggio 1655 , all'indomani delle Pasque Piemontesi: sono banditi i capi della resistenza valdese.


Prima pagina della Patente di Gratia e perdono da S. A. R.
Nelle Patenti di grazia di Pinerolo del 18 agosto 1655, accordo che pone fine alla guerra delle Pasque Piemontesi, c'è l'amnistia per tutti i valdesi banditi il 23 maggio 1655, quindi sono compresi anche Gianavello e Léger.


Nota delli Banditi dell'Ordine del 25 giugno 1663
Testo dell'Ordine del 25 giugno 1663 conosciuto per la Nota delli Banditi che elenca i 44 banditi di cui il primo, Jean Léger, si trova in Olanda da alcuni anni, mentre il secondo Isaia Fina è morto durante l'attacco al forte di Santa Maria di Torre Pellice nel maggio 1663, segue Giosuè Gianavello che riceve così il suo terzo bando. Per il Gianavello è prevista la condanna più pesante di tutte: bando, confisca, tenaglie. morte, e quarti, con espositione della Testa in luogo eminente .


Pagina dell'Ordine del 10 agosto 1663
Nell'Ordine del 10 agosto 1663 (di cui pubblichiamo la trascrizione del testo per una migliore lettura), emanato in piena Guerra dei banditi dal Duca Carlo Emanuele II, gli abitanti delle Valli sono dichiarati ribelli e colpevoli di Lesa Maestà. Di nostra certa scienza, piena possanza, & autorità assoluta, col parer del nostro Conseglio dichiariamo, che gl'habitanti delle Valli di Lucerna, Angrogna, San Martino, e Perosa à Noi soggetta, & altri Religionarij de' nostri Stati saranno trattati come Ribelli, Criminali di lesa Maestà.
    Dichiariamo in seguito di ciò, che capitando nelle forze della nostra giustitia, saranno castigati con pena di morte naturale.
    Dichiariamo finalmente confiscati tutti i loro beni di qualsivoglia sorte.

Questo perché non vi resta più luogo a dubbio alcuno, ch'i predetti habitatori delle Valli di Lucerna, e Religionarij de' nostri Stati non siano fautori, seguaci, e complici de' Banditi, anzi veramente Ribelli al suo Sovrano, e Criminali di Lesa Maestà, come persistenti, & indurati nelle hostilità contro i nostri Sudditi, e le nostre Piazze, e Case, col ferro e col fuoco .


Copertina delle Conferences faictes a Turin dans l'Hostel de Ville en presence de Messieurs les Ambassadeurs Suisses entre les Ministres de S.A.R., et les Deputez des Vallées de Luserne
Questo documento tratto dalle Conferences faictes a Turin tra la fine del 1663 e l'inizio del 1664, è il testo integrale dell'accordo di pace tra il Duca di Savoia e i Valdesi del 14 febbraio 1664. Al terzo punto dell'accordo, non si concede l'amnistia ai banditi condannati prima dell'aprile 1663 (tra cui Gianavello, Ian Gras, i due fratelli Vacchero, Etienne Revel).


Fonti

1. File PDF del documento,
sul Google Drive di Janavel2017
(1,2 MB):
Ordine di S.A.R. contro Isaia Fina
31 Dicembre 1658
drive.​google.​com/​file/​d/​0BzPgD4iGkac_​enQ1Z0dIdXJ3UlE/​view
2. File PDF del documento,
sul Google Drive di Janavel2017
(4,4 MB):
Terza citazione delli Delegati nelle cause criminali delle Valli contro Gio. Legero per li delitti in essa espressi drive.​google.​com/​file/​d/​0BzPgD4iGkac_​SHBNaEY3QTRSTmM/​view
3. File PDF di una selezione di pagine dell'opera,
sul Google Drive di Janavel2017
(2,2 MB):
Glanures d'histoire vaudoise
di Jean Jalla
drive.​google.​com/​file/​d/​0BzPgD4iGkac_​TE1MRkg2dVg4djg/​view
4. File PDF di una parte della trascrizione del documento,
sul Google Drive di Janavel2017
(59 KB):
Le Grand Barbe
Ou Recit tres veritable de ce qua faict Iosue Ianauel dans les Vallées de Luzerne.
Premier Partie
MDCLXVI
drive.​google.​com/​file/​d/​0BzPgD4iGkac_​aG9iaHhFNDJjMW8/​view
5. File PDF della trascrizione del documento,
sul Google Drive di Janavel2017
(38 KB):
Bando del 23 maggio 1655 drive.​google.​com/​file/​d/​0BzPgD4iGkac_​b05RNnBzanhjOWs/​view
6. File PDF del documento,
sul Google Drive di Janavel2017
(2,3 MB):
Patente di Gratia e perdono da S. A. R.
Accordata a gl'Huomini professanti la pretesa Religione reformata nelle tre Valli di Luserna, San Martino, & Perosa, & ne' luoghi di San Bartolomeo, Roccapiata, & Prarustino, mentre abbandonino i luoghi esistenti oltre il Pelice, osservino le conditioni apposte in detta Gratia, & non s'allontanino dall'ubbidienza dovuta all'Altezza Sua Reale.
drive.​google.​com/​file/​d/​0BzPgD4iGkac_​aG9aZEhjaTZqbmM/​view
7. File PDF del documento,
sul Google Drive di Janavel2017
(3,7 MB):
Ordine del 25 giugno 1663 drive.​google.​com/​file/​d/​0BzPgD4iGkac_​aXA0bWdfazBXV28/​view
8. File PDF del documento,
sul Google Drive di Janavel2017
(1,3 MB):
Ordine del 10 agosto 1663 drive.​google.​com/​file/​d/​0BzPgD4iGkac_​ZmlZMGttekxmbEE/​view
9. File PDF del documento,
sul Google Drive di Janavel2017
(3 MB):
Conferences faictes a Turin dans l'Hostel de ville en presence de messieurs les Ambassadeurs Suisses entre les Ministres de S. A. R., et les Deputez des Vallées de Luserne
Accordi di pace tra il Duca di Savoia e i Valdesi del 14 febbraio 1664
drive.​google.​com/​file/​d/​0BzPgD4iGkac_​bG1ESDlzQUoxc1k/​view

Approfondimenti

1. File PDF del documento,
sul Google Drive di Janavel2017
(503 KB):
Conferences faictes a Turin dans l'hostel de ville en presence de messieurs les Ambassadeurs Suisses entre les Ministres de S. A. R., et les Deputez des Vallées de Luserne
(28 maggio 1663)
drive.​google.​com/​file/​d/​0BzPgD4iGkac_​UlZ3TmppeGdxcWc/​view
2. File PDF del documento,
sul Google Drive di Janavel2017
(3,3 MB):
Conferences faictes a Turin dans l'hostel de ville en presence de messieurs les Ambassadeurs Suisses entre les Ministres de S. A. R., et les Deputez des Vallées de Luserne
(23/28/30/31 maggio 1663)
drive.​google.​com/​file/​d/​0BzPgD4iGkac_​VnJFcUc1UWJtQnM/​view
3. File PDF della trascrizione del documento,
sul Google Drive di Janavel2017
(31 KB):
Ordine di S.A.R. contro Isaia Fina
31 Dicembre 1658
drive.​google.​com/​file/​d/​0BzPgD4iGkac_​V0dzSUtVLWJheUU/​view
4. File PDF del documento,
sul Google Drive di Janavel2017
(1,5 MB):
Conferences faictes a Turin dans l'hostel de ville en presence de messieurs les Ambassadeurs Suisses entre les Ministres de S. A. R., et les Deputez des Vallées de Luserne
(16 maggio 1663)
drive.​google.​com/​file/​d/​0BzPgD4iGkac_​ZHZNbjVYUGxrdk0/​view
5. File PDF del documento,
sul Google Drive di Janavel2017
(1,5 MB):
Conferences faictes a Turin dans l'hostel de ville en presence de messieurs les Ambassadeurs Suisses entre les Ministres de S. A. R., et les Deputez des Vallées de Luserne
(28 maggio 1663)
drive.​google.​com/​file/​d/​0BzPgD4iGkac_​dkhKRS1felFYQms/​view
6. File PDF della trascrizione del documento,
sul Google Drive di Janavel2017
(31 KB):
Ordine di S.A.R. contro li banditi delle Valli
25 gennaio 1661
drive.​google.​com/​file/​d/​0BzPgD4iGkac_​RE5HdHJUa3ZTckk/​view
7. Foto del documento originale,
sul sito di Janavel2017
(265 KB):
Segnalazione di una spia del passaggio dei banditi al col Giuliano alle 4 di notte del 19 febbraio 1664 janavel2017.​altervista.​org/​Immagini/​Lettera19Febbraio1664.​jpg
8. File PDF della trascrizione del documento,
sul Google Drive di Janavel2017
(44 KB):
Ordine in cui gli habitanti delle Valli sono dichiarati ribelli e criminali di Lesa Maestà
10 agosto 1663
drive.​google.​com/​file/​d/​0BzPgD4iGkac_​NWxVcGZlVVpvZ0E/​view