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Tipo: Articolo
Sezione: 1 - Base/QuestoSito
Numero: 10008
Nome: PiattaformaDiPubblicazione

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Piattaforma di pubblicazione

Convinti che come qualunque macchina una pagina web funzioni bene solo se si conosce e si è in grado di controllare completamente ogni componte integrato e ogni interazione con l'ambiente, cioè ogni singolo byte di dato o di programma e la conformità agli standard dichiarati degli strumenti che lavorano col e sul web, per evitare di avere a che fare con un ingestibile sistema complicato, si è deciso di non ricorrere a varie applicazioni preconfezionate, per di più impostate per soddisfare esigenze ben diverse dalle seguenti:
ridare centralità alla pagina, non alla piattaforma che la contiene, come strumento narrativo dotato di tutti gli accorgimenti tipografici, sviluppati in secoli di editoria, per trasmettere sottotesti e ausili alla lettura (in pratica saper gestire opportunamente tre tipi di virgolette piuttosto che poter infilare l'ultima faccina di moda); così facendo la pagina web è come la pagina di un libro lasciato su una panchina di un parco, indipendente dalla mano che la apre e dall'occhio che la legge, che non necessità di sapere quanti minuti di attenzione ha catturato né se al lettore interessano anche le farfalle o i climatizzatori, per giustificare la propria esistenza;
gestire la massima ipertestualità possibile, poiché la vera innovazione cognitiva del web è data dal fatto che una parola rimanda a una pagina o a una porzione di essa e la cultura quindi si può finalmente rappresentare in forma di rete di infiniti nodi-frasi piuttosto che nella loro lineare sequenza, fruibile solo scorrendone l'insieme dall'inizio alla fine; in questo modo l'assurdo profluvio di menu, laterali o in cima, "a tendina" o "a scomparsa", a cui siamo abituati navigando la rete può trasformarsi in un'unica, volendo intricata ma coerente, mappa di pagine dove è possibile visualizzarne anche le relative relazioni, consentendo così all'autore di rendere il filo del discorso perduto quando ogni pagina è diventata indipendente dall'altra;
fornire autorevolezza al testo integrandovici l'apparato di riferimenti che giustificano ed espandono le tesi esposte; quindi abituando il lettore impreparato al lavoro di convalida di quanto legge e soddisfando a pieno le necessità del lettore curioso.

La strategia adottata per perseguire l'obiettivo è piuttosto semplice: tutti i contenuti testuali (comprensivi però anche dei riferimenti grafici), scritti con una sintassi aggiuntiva che consente la formattazione del testo, di tutte le pagine del sito, sono conformati secondo uno schema XML che individua ogni elemento della pagina web da realizzare; da qui un programma in Python produce in serie i files HTML, insieme alle mappe SVG con cui navigarli.
Per comodità il testo degli elementi di ogni pagina web e la geometria di ogni mappa sono elaborati da due altri software liberi che producono files facilmente trasformabili secondo lo schema XML sopracitato.
Le pagine web prodotte, insieme ai files delle immagini integrate, dei fonts adoperati e di configurazione di pagine e sito, possono venir caricate via FTP su qualsiasi piattaforma di hosting e diventare visibili su internet.

Esiste oltre questo anche un altro spazio sul web sviluppato con le stesse logiche e nello stesso modo, ma che in più utilizza altre delle funzionalità a disposizione della piattaforma, come per esempio la possibilità di descrivere la relazione tra una pagina e un'altra; si tratta del Circolo Filosofico Diffuso che contiene anche il manuale d'istruzione completo delle pagine web così realizzate.

Produci o diffondi cultura e vorresti costruire un posto nel web affinché questi contributi siano resi disponibili a un maggior numero di persone?

Ritieni che i social media siano il posto peggiore per gestire contenuti culturali, che alle ambizioni della wikipedia siano finora seguiti magri risultati e che blog, sistemi di gestione di contenuti e altre forme di pubblicazione online non siano comunque adeguati a organizzare e presentare l'insieme complesso di dati che vorresti pubblicare?

Anche se pensi che la mappa non è il territorio e il territorio non è la terra (che poi è la cosa più importante), ritieni interessante organizzare contenuti online in modo che siano navigabili attraverso delle mappe?

Ti piacciono le pagine che stai navigando?

Se la risposta a queste 4 domande è positiva e t'è dunque balenata l'idea di avere un sito come questo, sapendo anche che non ha costi di gestione (ma richiede comunque tutte le ore di lavoro necessarie per presentare adeguatamente i propri contenuti), c'è una piattaforma di pubblicazione a disposizione.
Puoi usare i contatti di questo sito per esporre una necessità e, in caso venga ritenuta interessante, ottenere l'aiuto e gli strumenti sufficienti a realizzare un sito internet libero da social media e altre trappole in grado degradare qualunque tipo di cultura.
Si tratta di una forma di volontariato culturale, non di un servizio di assistenza informatica, poiché internet si può e si deve utilizzare anche al di fuori delle becere logiche di mercato che hanno stravolto la visione con cui è nata la rete, nella speranza che esista ancora qualcuno che non vi si sia ancora completamente assuefatto.